Avevo detto silenzio, sulla vicenda di Eluana Englaro, per rispetto al dolore suo e della sua famiglia.
Ma il silenzio non basta più. Oggi è necessario alzare la voce, scendere in piazza, perchè oltre alla violazione della libertà di scelta di Eluana e della sua famiglia, già sancita nelle sedi opportune da più giudizi successivi, oltre alla vergogna di un premier che si esprime sempre come se stesse parlando di sport, è stato violato un principio costituzionale fondamentale, violazione che Eluana potrebbe dover vivere sulla sua pelle (oltre al danno la beffa, come non avesse già patito per troppo tempo decisioni altrui a danno della sua volontà) ma che tutto il Paese potrebbe dover subire.
Non esiste al mondo una decretazione d’urgenza su un caso di coscienza. Non esiste al mondo che si promulghi in 2 giorni una legge su cui da anni non si trova un accordo, per uccidere -e quì il verbo è quello giusto- la volontà di un cittadino, volontà ricostruita in maniera inequivocabile nell’iter giudiziario che ha portato alla sentenza su Eluana.
Non possiamo tacere. E non lo faremo.
Da oggi pomeriggio si susseguono nelle piazze d’Italia le manifestazioni, domani pomeriggio ci incontriamo in Piazza Indipendenza a Treviso dalle 16 alle 19, con qualsiasi tempo.
La nostra priorità oggi è la difesa della legalità, il sostegno al Presidente Napolitano, il pressing forsennato sui Parlamentari che non devono e non possono votare QUEL Disegno di Legge.
E chissà che non sia proprio una giovane donna che non ha coscienza di nulla a risvegliare in questo paese le coscienze, a risvegliare il bisogno di giustizia, di rispetto, di laicità, che a volte un po’ tutti crediamo perduto.
Nello stringermi ancora una volta a Beppino Englaro e a sua moglie, credo sia ora che passino il testimone. La loro battaglia per Eluana l’hanno combattuta, e fino ad oggi l’avevano vinta, per amore di Eluana. Oggi la battaglia tocca a noi, cittadini di questo paese calpestato dall’ignobile bigottismo di un manipolo di governanti che hanno perso il senso della misura, del rispetto e della legalità.
A domani
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