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Archive for 18 settembre 2016

Il Belgio e l’eutanasia sui minori

E’ di ieri la notizia dell’avvenuta eutanasia su un minore ( alcuni giornali titolano BAMBINO, ma si tratta di un 17enne, che rimane un minore ma che può esprimere la sua opinione qualificata su tutte le questioni che lo riguardano) in Belgio.

Elena Giudice mi ha stimolato a una riflessione che ho fatto nella notte, e che ora estendo.

Il Belgio ha dal 2002 una normativa specifica sull’eutanasia, e dal 2014 una legge approvata dal parlamento ne ha esteso la possibilità anche ai minori, a queste condizioni: la richiesta da parte del minore; l’accertamento della sua capacità di discernimento, valutato da uno psichiatra dell’infanzia o da uno psicologo; le condizioni di estrema sofferenza fisica impossibile da contenere; una prospettiva di sopravvivenza limitata; il consenso dei tutori legali.

E’ evidente quindi, oltre ogni insensatezza dei titolisti, che difficilmente un bambino piccolo potrà soddisfare le prime due condizioni.

D’altro canto, se penso al dibattito italiano soprattutto nella parte legata al fatto che un tutore o un amministratore di sostegno (o, come io spero, un familiare o un amico) possa rivendicare il diritto a farsi estensore delle DAT nel momento in cui il malato non sia più in grado di intendere e volere, mi pare che non ci sia incoerenza nel caso che il malato sia un adulto o un minore. Se prendere la decisione di praticare la desistenza terapeutica o il mancato consenso a determinati trattamenti quali ad esempio la respirazione artificiale o la rianimazione in una malattia neurodegenerativa in fase finale non può che essere una scelta dolorosa e consapevole nel caso in cui il malato sia un mio genitore, tanto più lo sarà se si tratta di mio figlio.

La morte, anche la morte consapevole, e in alcuni casi di malattie inguaribili e dolorosissime perfino la morte “necessaria”, forse è un momento di sollievo per chi soffre senza possibilità di riposo e guarigione ma non lo è mai per chi rimane. Nonostante le convinzioni profonde, una scelta di questo tipo non è certo una passeggiata. E’ stolto chi pensa che si possa fare a cuor leggero, che i genitori di minori malati in Belgio allegramente richiedano l’eutanasia per i loro figli. Sopravvivere a un figlio è una forma di morte anch’essa.

Quindi sì, sono d’accordo sull’eutanasia per i minori, opportunamente regolamentata, senza sottovalutare la sofferenza che essa inevitabilmente creerà. Che in certi casi non è molto diversa dalla sofferenza che porta la vita..

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