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Posts Tagged ‘abolizione Enti Inutili’

Due premesse fondamentali: sono favorevole all’eutanasia così come all’abolizione degli enti cosiddetti inutili, province in primis, anche se mi piacerebbe qualche volta entrare nel merito di detta supposta inutilità. (per esempio, caso vuole che io lavori in uno di questi, e giuro che in 6 anni non mi era mai parso inutile quello che stavamo facendo, ma qui mi interessa il metodo, non il merito).

Dunque, ora questi enti devono chiudere, non devono chiudere, non si capisce bene. La scelta è naturalmente politica, è evidente infatti che non sarà la chiusura di un’ente o di un altro a risanare il bilancio pubblico dello Stato, così come è evidente che chiudere le Province per trasformarle in Città Metropolitane molto poco cambierà in termini di spesa.

Ed essendo la scelta politica, della politica (che pure per strani percorsi mi è capitato di frequentare) segue i tempi. Lunghi, lunghissimi tempi.

Che succede, nel frattempo? Nulla, si continua a lavorare COME SE, come se l’Ente non fosse in liquidazione, perchè in effetti ancora non lo è.

Solo che l’agonia dell’Ente si accompagna a una ben più tangibile e concreta agonia, che è quella delle persone che ci lavorano, che continuano appunto a lavorare COME SE, sapendo però che… – mi si passi il francesismo – come se un cazzo!

Oggi anche il più sfigato Ente pubblico lavora per progetti, utilizza uno straccio di Project Management, pianifica obiettivi ALMENO annuali. E in questa situazione che pianificazione annuale si può fare: attiviamo un progetto per l’anno prossimo, e se ci saremo ancora lo faremo, altrimenti poco male? Possiamo prendere obbligazioni verso terzi, fornitori, altri enti, ecc. senza essere certi di poterle mantenere? Che obiettivi da raggiungere si condividono coi i dirigenti, per le proprie attività?

Nel frattempo, naturalmente, non ci si può mica organizzare diversamente, perchè fin quando l’Ente esiste tu, che hai un compito preciso al suo interno, se hai un minimo di correttezza lo devi portare avanti, mica te ne puoi andare, ammesso che te lo lascino fare.

Ecco, io lo so che c’è gente che ha un sacco di problemi, che un lavoro non ce l’ha per niente, non mi sfugge che il precariato è altro da questo, eppure sento di condividere la situazione di profonda incertezza di molte persone che, come me, in questo momento non hanno idea di cosa succederà di loro domani.

Perchè il lavoro è una grande fortuna, indubbiamente, ma avere gli strumenti per poterlo svolgere al meglio è, in un Paese dove passano spesso concetti diversi, uno dei principali motivi che spinge molti di noi ad alzarsi la mattina e a raggiungerlo, questo lavoro, e a farlo con passione e competenza.

Quindi, cari politici, a livello nazionale e regionale, abbiate il coraggio di prendere una decisione, quale essa sia,  e fatelo velocemente, perchè altrimenti nel giro di qualche mese davvero avrete contribuito ad azzerare quanto di buono c’è, e c’è davvero, anche nella Pubblica Amministrazione.

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