http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2010/11/20/news/storia-9305319/?ref=HREC2-3
Tra gli eventi segnalati dagli storici su “Repubblica” scegliete i 10 più importanti secondo voi per la storia dell’Italia
17 marzo 1861. Vittorio Emanuele II re d’Italia (2533 voti) 6%
1863. Stato di guerra contro i “briganti (339 voti) 1%
20 settembre 1870. Presa di Roma (2921 voti) 7%
8 ottobre 1876. Discorso di Depretis sul trasformismo (198 voti) 0%
1892. Genova: nasce il Partito Socialista (1309 voti) 3%
Luglio 1900. Monza, Bresci uccide Umberto I (601 voti) 1%
Novembre 1903. Giolitti al governo (638 voti) 2%
La Grande Guerra (2747 voti) 7%
1919. Introdotto il sistema di voto proporzionale (603 voti) 1%
Anni Venti. Inizia la “grande emigrazione” (1166 voti) 3%
30 ottobre 1922. Mussolini al potere (2759 voti) 7%
1938. Leggi razziali (952 voti) 2%
25 aprile 1945. Il CLNAI dà l’ordine di insurrezione generale (2497 voti) 6%
La “guerra totale” e la Resistenza (2467 voti) 6%
1946: le donne acquisiscono il diritto di voto (2953 voti) 7%
22 dicembre 1947. L’Assemblea costituente vara la Costituzione (3538 voti) 9%
Elezioni del 18 aprile 1948 (1826 voti) 4%
Il “miracolo italiano” (1684 voti) 4%
I movimenti collettivi e il rinnovamento civile del Paese (1103 voti) 3%
la strage di Piazza Fontana (1379 voti) 3%
9 maggio 1978. Rinvenimento del corpo di Moro (1615 voti) 4%
17 febbraio 1992. Inizio di Tangentopoli (2152 voti) 5%
11 maggio 1994. Formazione del governo Berlusconi (797 voti) 2%
La nascita dell’euro (2355 voti) 6%
41402 voti alle 21:52. Sondaggio aperto alle 12:41 del 19.11.2010
Questo è quanto. Ovviamente ho votato anche io per la Costituzione, anche se ero un po’ indecisa con il suffragio alle donne. Peccato che sto sondaggio non faccia che dimostrare che i lettori di Repubblica On Line abbastanza attivi da rispondere a un sondaggio del genere, sono esattamente una nicchia in questo Paese, che comunque, volenti o nolenti, oggi è il paese di Berlusconi e del Berlusconismo. A nulla vale consolarci con la rete dei nostri amici, che la pensano esattamente come noi, sui Social Network, o firmare i milioni di appelli di Repubblica. A volte mi viene il dubbio che non valga più nemmeno continuare ad andare a votare. A nulla vale se non a illuderci che siamo in tanti che la pensiamo nello stesso modo, e possiamo farcela. Il problema è che nelle nostre reti di amici quelli che la pensano diversamente da noi non ci sono, e non ci sono nemmeno quelli che han deciso di non pensare affatto. E quelli sì sono la maggioranza.E noi, alla fine, non ce la facciamo mai. Anzi, non ce la facciamo proprio più.
Allora, passare il tempo a consolarci con i giochi e le petizioni (oggi ho visto un tavolo dei DS che promuoveva una raccolta firme su qualcosa come la cittadinanza responsabile, ma non mi sono fermata a leggere con maggiore attenzione, non sono più parte di quel ceto medio riflessivo, io) e le minchiate, per qualcuno sarà ancora opposizione. Per me è tempo perso. Ho un’altra idea della politica. Nonostante tutto. Per esempio, oggi un paio di insolenze ben dette a Benedetto XVI non ci stavan mica male…
Come diceva Guccini? MENO CHE ESSERE UNA MINORANZA DIGNITOSA…
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