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Posts Tagged ‘Libri’

L’uomo ideale

Periodicamente, a noi giovani (????) donne single, capita di confrontarci sull’ipotetica e mitologica figura dell’uomo ideale. Io sono banale, direi.

Se penso al mio uomo ideale mi viene in mente una persona intelligente, di buona cultura, e che abbia in comune con me la passione per i libri. Il resto, mi pare, sono dettagli. Alto o basso? Chissenefrega! Capellone o peocco? Chissenefrega! Bello o brutto? Che domanda è? Se escludiamo il David di Donatello o il discobolo di Mirone e poco altro, direi che la bellezza è un fattore puramente soggettivo.

Poi in realtà sintetizzo, perchè mi sembra che l’intelligenza racchiuda in sè molti aspetti: l’ironia, la simpatia, l’apertura al mondo e alla conoscenza, il fascino.

Le mie amiche sostengono che:

1. dovrei cambiare genere,l’uomo intelligente non paga (e in effetti, da questo punto di vista, temevo qualche scheletro nell’armadio. Poi ho capito che a volte una persona può sembrare intelligente, ma non esserlo affatto. Pollon docet)

2. Non troverò mai un uomo che legga quanto me. Ora. Questa potrebbe essere una tesi accettabile, ma io non pretendo che le persone leggano quanto me, e anzi, sto cercando non di smettere, ma di ridurre… Però non posso immaginarmi accanto a qualcuno che non comprenda, magari senza condividerlo del tutto, l’amore per la lettura. Da quando ho iniziato a leggere, attorno ai 4 anni, i libri sono stati la mia casa, la mia famiglia, per molti versi la mia vita. Sono più le cose che ho letto di quelle che ho visto, eppure leggerle è come vederle. Sono certa che saprei orientarmi in un sacco di città, pur non avendole mai viste, con la mappa che i libri mi hanno regalato. Tutte le persone importanti della mia vita condividono questo aspetto, non conta che leggano un libro al mese o uno al giorno. Ma capiscono che leggere è molto più che stare seduti da qualche parte a sfogliare delle pagine.

Non ho cercato con il lanternino queste persone, non ho fatto alcuna selezione, come questo articolo non vuol essere un invito a mandarmi alcun cv per le selezioni;-), ma è normale che le persone che hanno qualcosa in comune si incontrino, si trovino, si coltivino reciprocamente.

E non c’è nulla di parassitario nell’amare circondarsi di persone che hanno qualcosa in comune con te, e che possibilmente ( e questo non mi accade di rado) sono migliori. Perchè conoscono meglio, perchè son meno superficiali, perchè non sono maestri ma condividono realmente quello che sanno, e sono curiosi del poco che conosco io.

Non lo so se incontrerò il mitologico uomo ideale. Per ora non mi serve. Gli uomini e le donne con cui condivido la mia vita e le mie passioni, onestamente, me la rendono già ora meravigliosa.

Al limite quella che può farmi del male resto sempre io.

 

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O.C.

In questa giornata di vento, di pioggia e di freddo (ma allora, anche per questioni non atmosferiche, meglio sarebbe dire di merda), sono riuscita a schematizzare, riassumere e scrivere. E ho quasi finito.

Sì, lo so, curare un libro non è come scriverlo tutto, e soprattutto curare un libro di poesie non è come scriverle ex novo, e ancora meno come scrivere una storia, però questa creatura è quasi pronta per andare in stampa, e Claudia e io saremo, in due, le menti che la hanna partorita.

E siccome esce prima di Natale, vi aggiorno.

P.S. Ma se pubblico un libro, ancorchè da curatrice e non da autrice, non può essere vero che sono triste e depressa. Qua la vita comincia… 😉

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Il libro di oggi (39.)

Cavie di Chuck Palahniuk.

Mah?

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Il libro di oggi (32.)

La doppia seduzione di Francesco Orlando

Mi convinco sempre di più che sono i libri che ci cercano, forse si parlano. Altrimenti non si spiega com’è che ultimamente leggo solo di omosessuali che si suicidano, comprando libri di cui non so nulla…

Mah. Comunque una buona lettura.

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Educazione siberiana di Nicolai Lilin

“lo sai perchè Dio ha dato all’uomo una vita più lunga di quella degli animali? Perchè gli animali vivono secondo il loro istinto e non fanno sbagli. L’uomo vive seguendo la ragione, quindi ha bisogno di una parte della vita per fare sbagli, un’altra per poterli capire e una terza per cercare di vivere senza sbagliare”

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Favole per gente comune di Boris Vian

Verità? Non ci ho capito una cippa….

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Solea di Jean Claud Izzo

“Perchè l’abitudine alla vita non è una vera ragione per vivere”

“credo che passiamo il nostro tempo a perderci e quando ci ritroviamo è troppo tardi”

Sarà la pioggia, sarà la SPM, sarà Fabio Montale, ma al momento ho solo voglia di piangere….

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La ragazza che giocava con il fuoco di Stieg Larsson

L’ultimo, adesso devo leggere l’ultimo!!!

Immantinente!!!

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Il segreto di Inga di Bjorn Larsson

“D’altra parte non era certo il tipo da spalancare le braccia al primo venuto. Anzi. Aveva abbastanza capacità di autoanalisi da sapere qual era il problema. Aveva un sacro terrore degli uomini. Ma era come con la paura di volare. Nessun argomento razionale la scallfiva. L’unico rimedio era un ‘assuefazione graduale. Erodere la paura a poco a poco fino a consumarla del tutto. Ma era più facile comprare un biglietto a breve raggio piuttosto che trovare un uomo disposto ad accettare una relazione che iniziasse con qualche minuto di frequentazione alla settimanaper poi arrivare gradualmente a un’ora dopo un paio di mesi.”

MI RICORDA QUALCOSA….

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I doni della vita, di Irene Nemirovsky

“Sfiorò timidamente con una mano la spalla nuda e l’avambraccio sottille di Agnes. Non era tanto una carezza quanto il tenero tentativo di conservare un ricordo di lei, di lei com’era quella sera”

“Le cose si sistemeranno perchè, nella vita, si finisce sempre per trovare un modus vivendi, per adattarsi alla sfortuna – che è poi quanto di meglio si possa ragionevolmente sperare”

Sempre un bel leggere

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Il libro di oggi (sedici)

Una virtù vacillante di Mishima Yukio

“Setsuko rifletteva sul fatto che mentre la virtù isola un essere umano nella solitudine, il vizio favorisce rapporti di complicità fraterna”

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L’elefante scomparso di Murakami Haruki

preferisco i romanzi ai racconti, e questi sono anche un tantino datati, ma l’uomo è sempre lui, geniale.

Aspetto che gli omini della TV arrivino anche a casa mia. AHAHAHAHA

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Il libro di oggi (tredici)

Ti lascio il meglio di me di G. Marinelli

“Non è un problema di sincerità o di falsità: la verità è che a questo mondo non ci sono più persone all’altezza delle parole che dicono”

“Vai dove ti pare ma portami sempre con te, anche dentro il più distratto dei tuoi pensieri”

“Perchè chi può avere la fortuna di amare nello stesso tempo l’insopportabile ombra della sua colpa e lo spettro buono della sua felicità?

MAh

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Il libro di oggi (dodici)

Casino totale di J.C. Izzo

” Il silenzio rimetteva in ordine la loro vita”

“Ci sarebbero voluti secoli per dire tutto quanto avrebbe voluto. Poteva riassumerlo in una parola e una frase. Mi dispiace. Ti amo. Ma non avevano più tempo. O meglio, il tempo li aveva superati. Il futuro era dietro di loro. Davanti, c’erano solo i ricordi. I rimpianti”

“Con le donne, arrivavo fino all’incomprensione e soffrivo nel vederle allontanarsi. Quando tendevo la mano, e finalmente aprivo la bocca per spiegarmi, era già troppo tardi. Non era mancanza di coraggio. Non mi fidavo. Non abbastanza. Non sufficientemente da mettere la mia vita e i miei sentimenti nelle mani di qualcuno. E mi logoravo provando a risolvere tutto da solo. Vanità da perdente. Dovevo riconoscerlo, nella vita, avevo sempre perso”

“Non sopporterei di essere amato da una donna che non ha niente da perdere. Amare, è questo, la possibilità di perdere”

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Il libro di oggi (dieci)

La legione straniera di G.C.Fusco

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Il libro di oggi (sette)

Storie di bande criminali, di mafie e di persone oneste di Carlo Lucarelli

Margherita Asta dice :”Perchè secondo me in effetti questi mafiosi non è che siano molti- E’ purtroppo la nostra mentalità, il nostro pensare che è invincibile. Però in realtà ‘sta Mafia sono pochi. Quindi se noi, tutti, cerchiamo di cambiare, cerchiamo di migliorare e di non restare sottomessi, soggiogati, stare un po’ più a testa alta, anche perchè la Sicilia è nostra, non dei mafiosi”

A quanto cose mi fa pensare questa frase, che vale per la Sicilia della mafia, ma vale per l’Italia (che non è l’italietta) della cattiva politica, dello spreco, della violenza.

Su la testa!

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Il libro di oggi (sei)

Inganno di Philip Roth

“-io l’ho immaginato, lui invece l’ha fatto davvero. Questa è la differenza tra noi due; è per questo che tu vivi con lui e non con me.

– Sì, questa è la vita: sempre una forma leggermente distorta di letteratura.”

“-E tu, cosa pensi di essere per me?

– Attualmente? Direi qualcosa fra un Rodolphe e un Leon. In lenta decadenza. No? Sulla strada che porta a Bovary.

-Sì -ride- più o meno sono d’accordo

– Sì, qualcosa fra il desiderio e la disillusione, sul lungo declivio che conduce alla morte”

Uno dei più strani libri che ho letto di Roth, che pure son strani quasi tutti. Interessante.

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il libro di oggi (cinque)

Per sempre lontano di Amy Bloom

“A volte succede che qualcuno dica la cosa che più desideravi sentire, e tu non la senti. La speranza è il miraggio di tutti, e chiunque approdi a quell’isola verde e erbosa, con gli alberi di datteri che ondeggiando e l’acqua azzurra che gorgoglia, rimane momentaneamente rapito, anche chi ci è già stato e anche quando, a un esame più attento, l’oasi si rivela un semplice banco di sabbia; e noi, mentre i granelli di sabbia ci sferzano debolmente il viso, restiamo impalati sull’erba morbida di un verde tenace e irragionevole.”

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Kafka sulla spiaggia di Murakami Haruki

“Nella vita c’è un punto in cui non si può tornare indietro. E poi c’è un punto, ma i casi sono molto più rari, in cui non è più possibile andare avanti. Quando questo accade, che sia un bene o un male, l’unica cosa che possiamo fare è accettarlo in silenzio. E’ così che viviamo”

“-Anche io, quando avevo la tua età, sognavo sempre di andare in un mondo a parte, un posto fuori dal tempo, dove nessuno avrebbe potuto raggiungermi.

– Ma un posto così non esiste

– Infatti, non esiste. per questo vivo così, in un mondo dove tutto si danneggia, il cuore si consuma, e il tempo scorre senza un attimo di tregua.!

E’ sempre lui, con le sue ossessioni: il cibo, l’igiene, la descrizione minuziosa dell’abbigliamento e dell’arredamento, il sesso, i mondi paralleli e le porte di comunicazione tra essi, i libri, le biblioteche dei ricordi. Quest’uomo è un genio e un pazzo. Tra tutti gli scrittori che amo, lui è quello che più mi piacerebbe incontrare. Un vero visionario. Pura poesia

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Il libro di oggi (uno)

La scopa del sistema di D. F. Wallace

“Tutto ciò che davvero esiste della mia vita è limitato a quello che se ne può raccontare”.

Gran bel libro. Cominciamo bene….

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Il libro di oggi (75)

Questo terribile intricato mondo di autori vari

“Perchè spesso è l’insoddisfazione dei desideri elementari che genera le sofferenze più forti. Noi le sottovalutiamo, le dificoltà che possono trovare alcuni nel procurarsi quello che per la media degli altri è ottenibile senza particolari fatiche. E invece di dargli una mano, o almeno una spinta, magari barando un po’ all’inizio, gli mettiamo sul groppone il macigno retorico della necessità di farcela da soli. Ma ci sono quelli che da soli non ce la fanno, e in qualche modo poi devono raccontarselo, il fallimento”

da “Il mezzo nichilismo dell’homo democraticus, di Diego De Silva

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Il libro di oggi (73)

Ritratti e osservazioni di Truman Capote

“eh, cosa pensi che ne sarà di noi? Immagino che quando trovi ciò che hai sempre desiderato non sia l’inizio di tutti gli inizi, ma l’inizio della fine”

“Di solito riesco a dire abbastanza presto se c’è la possibilità che tra qualcuno e me nasca un’amicizia. Quando non occorre finire una frase. Cioè cominci a dire qualcosa e poi a metà ti rendi conto che lui, o lei, ha già capito. E’ UNA FORMA DI STENOGRAFIA MENTALE ED EMOTIVA”

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Il libro di oggi (71)

Non leggete i libri, fateveli raccontare di Luciano Bianciardi

Sempre un genio, Luciano!. Grazie GPS

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Solitudine

Stasera mi è capitata una cosa stranissima. Uscivo dalla psicologa e correvo a casa dove mi aspettava Claudia per il tea (molto british, il tea delle 17) e un signore anziano mi ha fermato lungo la Restera, per chiedermi di leggergli una lettera. Io ho pensato mille cose, e ovviamente gli ho detto che avevo poco tempo, ma una lettera gliel’avrei letta volentieri (magari era importante, che ne so). E invece il vecchietto ha tirato fuori dalla tasca un pacchettino di fotocopie di lettere dattiloscritte, che ho poi scoperto essere sue. Quando gli ho chiesto il motivo per cui voleva io gli leggessi una lettera scritta da lui, mi ha risposto che lui vive in casa di risposo, e si sente molto solo, e il fatto che qualcuno gli legga qualcosa di sè gli fa compagnia. La lettera era molto ben scritta, parlava di un vecchio amico morto in casa di riposo, oltre 10 anni fa.

Quando sono venuta via l’ho baciato e mi è venuto da piangere, per la sua solitudine e per quella generale, degli uomini, che è anche la mia. E che è un timore non da poco, soprattutto in questi giorni in cui così tanti se ne vanno, ed è ritornato difficile per me uscire dal mio riccio, perchè è forte il timore di non essere quella che credevo, quella che chiunque credeva io fossi.

Però, caro signor Luigi, un giorno anche io mi ricorderò che si può sconfiggere la solitudine, magari per un attimo, anche con la parola letta da qualcuno con cui non avremmo di che parlare. I libri, un giorno, mi saran più utili di quanto lo siano stati finora, nonostante siano già così importanti per me.

Ciao Luigi, magari ci rivedremo e leggerò ancora per te. Di certo questi pochi momenti non li dimenticherò.

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Il gattopardo di G. Tomasi di Lampedusa

I due giovani guardavano il quadro con noncuranza assoluta. Per entrambi la conoscenza della morte era puramente intellettuale, era per così dire un dato di cultura e basta, non un’esperienza che avesse loro forato il midollo delle ossa. La morte, sì, esisteva, senza dubbio, ma era roba ad uso degli altri; Don Fabrizio pensava che è per la ignoranza intima di questa suprema consolazione che i giovani sentono idolori più acerbamente dei vecchi: per questi l’uscita di sicurezza è più vicina

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Il libro di ieri (67)

Amori e pregiudizio di Min Jin Lee

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Il libro di ieri (65)

Confessioni di un borghese di Sandor Marai

“So che rimarrò sempre un debole, e che cercherò sempre di prendere la fuga, so che supplicherò sempre qualcuno di concedermi uno spazio nella sua vita, e mentre mi rannicchierò tremante accanto alla sua anima e al suo corpo, cercando di riscaldarmi al suo contatto, tradirò tanto l’anima che mi ha ospitato quanto il demone del lavoro”

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Il libro di oggi (64)

Il casellante di Andrea Camilleri

Certo, per coprire la mia insonnia ce ne vorrebbero tre o quattro per notte, di libri di Camilleri…

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Il libro di oggi (62)

Il fantasma esce di scena  di Philip Roth

“Ma il quoziente di dolore di un individuo non è già abbastanza terribile senza amplificazioni romanzesche, sembra dare alle cose intensità che nella vita è effimera e certe volte addirittura invisibile? Non per tutti. Per poche, pochissime persone quest’amplificazione, uscendo e sviluppandosi in modo incerto dal nulla, costituisce la loro unica sicurezza, e il non vissuto, la supposizione, impressa per esteso sulla carta, è la vita il cui significato arriva a contare di più”.

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Il libro di oggi (59)

La pioggia deve cadere di Michael Faber

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Il libro di oggi (58)

54 di Wu ming

Stella rossa vince, e un’inenarrabile riga di eroi.

Bello

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Il libro di ieri (57)

Operazione Shylock di Philip Roth

“Sai cosa c’è al centro delle sofferenze prodotte da un esaurimento nervoso? Una malattia detta MEITE. O MICROCOSMOSI. Affogare nella piccola vasca di te stesso”

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Il libro di oggi (55)

Velocemente da nessuna parte di Grazia Verasani

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Il libro di ieri (53)

Quel treno da vienna di C. Augias

“Non sono neanche in grado di mettere a frutto i miei difetti, e le mie virtù, purtroppo, mi servono soltanto per continuare a vivere”

“Ogni confessione profonda lascia dietro di sè un senso di esaurimento e di pudore violato”

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Il libro di ieri (52)

Il convitato di vetro di Luciano Bianciardi

“Il fatto è che viviamo in tempi sempre più confusi, dove si mischiano di continuo le carte e si barattano le parti: il professore universitario vuol fare il regista, il regista scrive libri, lo scrittore si dà al cinema, davanti e dietro la macchina da presa, il cineasta fa l’antiquario, l’antiquario fa il cartolaio, il quale vende libri, mentre il libraio ripiega sulle cartoline. E non succede soltanto nel mondo della cultura e dello svago. Si legge di geologi che insegnano aritmetica, di professori che danno il concorso per l’INPS, di maestri che optano per il giornalismo, di giornalisti che vendono brillantina, di architetti che fabbricano sedie. Nessuno vuole più fare il mestiere suo.

I preti si occupano di politica, i politici fanno gli esercizi spirituali, i parlamentari si danno alla diplomazia, il controspionaggio pedina il presidente della Repubblica, i poliziotti sequestrano i libri, i ladri sparano, la Curia discute di diritto costituzionale, i questori vincono i premi letterari, i cantanti tirano le pietre, gli scalpellini cantano le romanze d’opera e i tenori le canzonette. I sessuologi guardano la televisione, che ha ben poco da insegnare, nel ramo. E chi ha più peccato scagli la prima pietra.”

ABC, Telebianciardi, 19 febbraio 1967

 

 

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Il libro di oggi (51)

La morte felice di A. Camus

“Sì, mi annoio. Ho vglia di sposarmi, di suicidarmi, o di abbonarmi all’Illustration. Un gesto disperato. Ecco”

“Vedeva chiaro. Aveva sperato a lungo l’amore di una donna. E non era fatto per l’amore. Attraverso la sua vita, l’ufficio nel porto, la sua camera e i suoi sonni, il ristorante e l’amante, aveva inseguito con una ricerca univoca una felicità che i fondo in fondo, come tutti, credeva impossibile. Aveva giocato a voler essere felice. Non lo aveva mai voluto con una volontà cosciente e deliberata. Mai fino al giorno… E da quel momento, a causa di un unico gesto calcolato in completa lucidità, la sua vita era cambiata, e la felicità gli sembrava possibile. Certo, lo aveva partorito nel dolore, questo essere nuovo. Ma cos’era questo di fronte alla degradante commedia che recitava prima?”

Il primo libro nella mia nuova casa…

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Il libro di oggi (50)

La fortuna dei Meijer di C. Lewinsky

Ecco, una mega saga familiare è sempre una mano santa…

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Il libro di oggi (49)

La collega tatuata di Margherita Oggero

Com’è che tutti sti libri noir son pieni di poliziotti/avvocati/vari bellocci, intelligenti, simpatici e single?

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Il libro di oggi (47)

Tango e gli altri di F. Guccini e L. Macchiavelli

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il libro di oggi (46)

Il bacio di una morta di Carolina Invernizio

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Il libro di oggi (45)

Lo straniero di A. Camus

“Ho risposto che non si cambia mai di vita, che del resto tutte le vite si equivalgono e che la mia, così com’era, non mi dispiaceva affatto”

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Il libro di oggi (44)

La musica di una vita di A. Makine

“Quell’ostinato attecchire della vita gli sembrò al tempo stesso commovente e inutile”

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Il libro di oggi (43)

Pioggia  di W. Somerset Maugham

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Il libro di oggi (42)

Memorie di una reginetta di provincia di A. K. Shulman

Non so com’è, ma i romanzi di formazione sessuale non mi appassionano. Neanche dal profilo storico sociologico culturale.

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Il libro di oggi (41)

I ragazzi del massacro di Giorgio Scerbanenco

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Il libro di oggi (40)

La solitudine dei numeri primi di P. Giordano

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Testimone inconsapevole di Gianrico Carofiglio

Gran bel libro. Due a zero per Carofiglio, e 1000 punti per l’avvocato Guerrieri…

“Sei intelligente, avvocato. Io ho sempre pensato di essere più intelligente degli altri. Questo non è una fortuna, ma è difficile capirlo. Se pensi di essere più intelligente degli altri non capisci molte cose, fino a quando ti cadono addosso. Allora è tardi”

“Ero sempre arrivato con l’affanno agli appuntamenti importanti, di lavoro, di studio o di altro. Mi ero sempre ridotto all’ultimo momento, all’ultima notte, all’ultimo ripasso e, dopo, avevo sempre avuto l’impressione di avere rubato qualcosa e di averla fatta franca. Er oriuscito a fregare il mondo ancora una volta. Ancora una volta non erano riusciti a scoprirmi, ma dentro di me sapevo di essere un impostore. Prima o poi qualcuno se ne sarebbe accorto. Sicuro”

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Ragionevoli dubbi di Gianrico Carofiglio

Avevo letto cose interessanti su Carofiglio e i suoi romanzi, ma ero dubbiosa. E invece sbagliavo. Il romanzo è molto interessante, e il protagonista fantastico.

“Avevo strane, sgradevoli avvisaglie. Forse stava per ricapitarmi quello che era successo quando Sara mi aveva lasciato: insonnia, depressione, attacchi di panico. L’idea fu disturbante, ma nel momento stesso in cui la concepivo mi resi conto che quelle cose non sarebbero mai accadute. Ero stabilmente un disadattato, ormai. Mi ero garantito una stabile, mediocre infelicità, mi dissi, Immunizzato da una infelicità devastante in cambio di una insoddisfazione permanente e desideri inconfessabili. Poi pensai che facevo delle riflessioni banali, patetiche, e che mi autocommiseravo. Io ho sempre detestato quelli che si autocommiserano. Così decisi di andare a comprarmi qualche libro”

“Presi fra le mani l’Uomo senza qualità, lo sfogliai, ne lessi qualche pagina, lo rimisi a posto. E’ una cosa che faccio da molti anni. Da sempre, in realtà. Con Musil e soprattutto con l’Ulisse di Joyce. Ogni volta mi confronto con la mia ignoranza e penso che dovrei leggere questi libri. Ogni volta non mi riesce nemmeno di comprarli. Credo che non conoscerò mai direttamente le avventure -diciamo così – del giovane Dedalus, del signor Bloom, di Ulrich. Me ne sono fatta una ragione, ma in libreria continuo a sfogliare quei volumi, così, come in una sorta di rituale dell’imperfezione. LA MIA”

Sembro io, quindi vado a dormire pensando al gioco dei desideri colorati. Uno è arancione, gli altri due non so… Notte

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Il libro di oggi (35)

Nelle mani giuste di G De Cataldo

Ci sono cose che mi sembrano successe secoli fa, e invece son passati 15 anni…

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Il libro di oggi (32)

Liberazione di Sandor Marai

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Il libro di oggi (28)

Paura della matematica di Peter Cameron

“Io guardo lo spettacolo, ma non mi diverte: il balletto è una menzogna. Nessuno nella vita reale si muove con tanta grazia”

I racconti non sono la forma di scrittura che preferisco, sono troppo brevi per poterci entrare davvero. I romanzi di Cameron mi son piaciuti di più, complessivamente. Ma quando ho aperto la terza pagina e ho letto “Traduzione di Luciana Bianciardi” ho deciso che sto libro dovevo leggerlo. Gli antichi dicevano che le colpe dei padri ricadono sui figli, ma secondo me anche i meriti devono avere un profilo di ereditarietà

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Il libro di oggi (23)

L’eleganza del riccio di Muriel Barbery

Il racconto non è malvagio, scritto bene e con qualche buona idea, in primis quella del titolo. Eppure non mi ha avvinta. E non mi ha convinto che il destino possa davvero cambiare. Alla fine la 

Ύβρις

  come sempre viene punita, lo dicevano i classici…..

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Il libro di oggi (14)

Le braci di Sandor Marai

week end di capolavori, questo, dopo una lunga latitanza dalla lettura…

“La loro amicizia era seria e silenziosa come tutti i grandi sentimenti destinati a durare una vita intera. E come tutti i grandi sentimenti anche questo conteneva una certa dose di pudore e di senso di colpa. Non ci si può appropriare impunemente di una persona, sottraendola a tutti gli altri.”

“Alle domande più importanti si finisce sempre per rispondere con l’intera esistenza. Non ha importanza quello che si dice nel frattempo, in quali termini o con quali argomenti ci si difende. Alla fine, alla fine di tutto, è con i fatti della propria vita che si risponde agli interrogativi che il mondo ci rivolge con tanta insistenza. ”

su cortese segnalazione di Claudia

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Il libro di oggi (12)

L’ottava vibrazione di C. Lucarelli

“era curioso come nel suo personale mondo i giovani avessero un futuro brevissimo prima di diventare vecchi e avere invece tutta la vita davanti”

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Il libro di oggi (11)

Scano Boa di G.A. Cibotto

“Si accorse che un passo appena fuori della sua solitudine, esisteva una vita dove era possibilie incontrarsi, parlarsi, magari aiutarsi. E tutto questo gli pare remoto, lontano, come se lui ne fosse escluso da tempo immemorabile, senza più possibilità di ritorno”

lettura amena consigliata da gps

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Il libro di oggi (5)

Non è un paese per vecchi di Corman McCarty

“Tu credi che quando ti svegli la mattina quello che è successo ieri non conta. Che altro c’è? La tua vita è fatta dei giorni che hai vissuto. Non c’è altro. Magari pensi di poter scappare via e cambiare nome o non so cosa. Di ricominciare daccapo. E poi una mattina ti svegli, guardi il soffitto e indovina chi è la persona sdraiata nel letto?”

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Il libro di oggi (3)

Trauma di Patrick McGrath

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Il libro di oggi (2)

Gente di Treviso di Giuseppe Vanzella

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