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Posts Tagged ‘Tommaso Landolfi’

Il libro di oggi (LXX)

Le più belle pagine di Tommaso Landolfi scelte da Italo Calvino

“”L’esistenza è una condanna senza appello e senza riscatto; niente vi è da fare contro di essa; ed è forse la nostra speranza soltanto, il nostro bisogno di riprender fiato come dall’acuto dolore di una ferita, che ha immaginato uno stato altro dall’esistere, un nulla. Forse, mio Dio, tutto esiste, è esistito, esisterà in eterno. Non c’è niente da fare contro la vita, fuorchè vivere, press’a poco come in un posto chiuso dove si sia soffocati dal fumo del tabacco non c’è di meglio che fumare…”

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Viola di Morte di Tommaso Landolfi

“Cosa chiedevo all’amicizia, al mondo,

A questo turpe bagno, a questo passaggio

In cui, quanto più gioconda,

L’ora, tanto più grave di disagio?-

Favoleggiava il misero compagno

Certezze sotto il Ponte di Rialto,

Ed in quel rotto paesaggio

Vedeva o sospettava il proprio dio.

Dio l’aria lieve che ci carezzava?

Dio l’equoreo contesto?

Dio canaletti e guardi?

Amico, cedi;

No, tutto ciò che vedi

E’ solo parte della nostra ansia,

Non formerà mai credi;

E così come questa vasta ansa

Che muore ai nostri piedi

Non sarà mai dritta strada al mare,

Così la nostra furia di ragione

(O di cuore, che poi fanno tutt’una)

Non sarà mai riposo o assoluzione.”

Perfetto per reinnamorarsi della poesia.

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Già dissi d’un eterno volo mai

Conchiuso, d’un rotare forsennato

Intorno all’astro vietato,

D’un rimorso per ciò che non fu dato:

Ma non sarebbe nostro difetto,

O buon dio maledetto,

Se non sappiamo approdare

Alla terra promessa, dove il mare

Coll’orizzonte fa tutt’una?

No.

Quella terra ci fu da te promessa,

E non era nei patti

Doverla conquistare a mano armata.

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Tommaso Landolfi bis

“Qualcuno immaginò farsi più ricco
Col passare degli anni: oh che bugia.
Son gli anni il nostro solo avere,
Come la fronda al ramo.
Si dispicca,
Cade una foglia accartocciata, un’altra-
E a poco a poco il ramo si denuda;
Eccolo scheletro contorto
Che stride e geme al vento tramontano
E innanzi a sé non ha che inverno” (T.Landolfi).

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Tommaso Landolfi

Ho aperto a caso la raccolta di poesie di Tommaso Ladolfi “Viola di morte”, e ci ho trovato questa:

“Assicurami che non v’è ritorno

e forse avrò la forza di partire”

E mi sono innamorata…

Non vedo l’ora che sia martedì per andarmelo a comprare…

E sono molto felice, perchè l’ho regalato pur senza averlo letto, ma il dono e il ricevente mi sa che si sposano perfettamente… 😉

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