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Posts Tagged ‘Izzo’

Marinai perduti di Jean-Claude Izzo

“il vino è fatto per ricordare, non per dimenticare”

“Non c’è naufragio peggiore di quello della propria vita”

Ora che li ho letti tutti mi rimane solo la malinconia. E un’improvvisa e inspiegabile, almeno per me, voglia di mare. Un mare vuoto e senza gente, da cui guardare l’orizzonte “dove muoiono i sogni e nascono le lacrime”.

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Vivere stanca di Jean Claud Izzo

“Ci siamo trovati. Ma non risolve la mia vita. Nè la tua”

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Il sole dei morenti di Jean-Claude Izzo

“Si alzò a fatica, trascinandosi fino alla fine del binario. Sgusciò dietro la fila di sedili di plastica, si sdraiò su un fianco, il viso verso il muro, poi si tirò il bavero del cappotto sulla testa e chiuse gli occhi. L’inverno che aveva dentro se lo portò via

Izzo va letto al mare, anche se Riccione non è Marsiglia. E comunque va letto!

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Solea di Jean Claud Izzo

“Perchè l’abitudine alla vita non è una vera ragione per vivere”

“credo che passiamo il nostro tempo a perderci e quando ci ritroviamo è troppo tardi”

Sarà la pioggia, sarà la SPM, sarà Fabio Montale, ma al momento ho solo voglia di piangere….

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Chourmo il cuore di Marsiglia di Jean-Claude Izzo

“Sarei invecchiato così. Esitando troppo e facendomi sfuggire la felicità. Non avevo mai saputo prendere decisioni, nè assumermi responsabilità. Su niente che potesse impegnarmi nella vita. Per paura di perdere. Ma perdevo ugualmente. Ero un perdente”

Caspita, quanto mi piacciono gli uomini come Fabio Montale, un po’ piegati dalla vita ma non del tutto sconfitti…

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Il libro di oggi (dodici)

Casino totale di J.C. Izzo

” Il silenzio rimetteva in ordine la loro vita”

“Ci sarebbero voluti secoli per dire tutto quanto avrebbe voluto. Poteva riassumerlo in una parola e una frase. Mi dispiace. Ti amo. Ma non avevano più tempo. O meglio, il tempo li aveva superati. Il futuro era dietro di loro. Davanti, c’erano solo i ricordi. I rimpianti”

“Con le donne, arrivavo fino all’incomprensione e soffrivo nel vederle allontanarsi. Quando tendevo la mano, e finalmente aprivo la bocca per spiegarmi, era già troppo tardi. Non era mancanza di coraggio. Non mi fidavo. Non abbastanza. Non sufficientemente da mettere la mia vita e i miei sentimenti nelle mani di qualcuno. E mi logoravo provando a risolvere tutto da solo. Vanità da perdente. Dovevo riconoscerlo, nella vita, avevo sempre perso”

“Non sopporterei di essere amato da una donna che non ha niente da perdere. Amare, è questo, la possibilità di perdere”

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