Il campo del vasaio di Andrea Camilleri
“Livia ‘na volta gli aveva spiato polemica “Ma tu ti credi Dio?”. Un dio di quart’ordine, un dio minore, aveva pinsato allura. Po’, negli anni, si era fatto pirsuaso che non era manco un dio dell’ultima fila, ma sulo il povero puparo di ‘na mischina opira dei pupi. Un puparo che s’arrabbattava a fari funzionari la rappresentazioni come meglio putiva e sapiva. E per ogni rappresentazioni che arrinisciva a portare a termini, la faticata si faciva ogni volta cchiù grossa, ogni volta cchiù pisanti. Fino a quanno avrebbe potuto reggiri?”
Meglio puparo che dio, datosi che dio non esiste. E si può reggere finchè si deve, caro Salvo Montalbano. E cari uomini come lui.
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